Oggi ho provato questo Chianti riserva dell’azienda agricola La Tinaia. L’azienda si trova sopra le dolci colline di Scandicci, un posto incantato dove Franco e Tina riescono a tirar fuori dalle loro vigne di Sangiovese due vini veramente eccezionali.
Questo Chianti riserva fatto da uve 100% sangiovese è stato vinificato in botti di cemento con un successivo invecchiamento di 8 mesi in botti di rovere di Slavonia e affinamento di 12 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.
Si sente al primo assaggio tutta la maestria di chi sa fare vino da una vita intera. Un bel colore rosso rubino mi accoglie caloroso mentre lo verso nel bicchiere. Poi profumi di ciliegia, mora, un leggero sottobosco e una bella speziatura con un pepe nero leggermente predominante. Il vino già dal primo sorso è potente, affilato, preciso: va dritto al bersaglio e non sbaglia un colpo, nonostante si senta chiaramente che è ancora chiuso, imprigionato, ma pronto a sbocciare. Non si perde per strada ma aumenta pian piano di intensità diventando ad ogni sorso più concreto e interessante. È un vino che ha bisogno di tempo: io l’ho aperto solo un’ora prima ma sarebbe stato meglio concedergli almeno un paio d’ore in più. È riuscito infatti ad esprimere il meglio di sé verso fine cena quando è uscito dalla gabbia dei suoi 6 anni di età. Ma quando è uscito ho capito che era valsa la pena di aspettare…
Io l’ho degustato su un cinghiale cucinato in pentola in bianco, senza alcuna aggiunta di pomodoro, lasciando lo strato di grasso e cotenna necessari a rendere morbida una carne così decisamente magra. Ho aggiunto poi bacche di ginepro, pepe nero e foglie di mirto. Direi che la scelta è stata azzeccata: profumi del vino e del cinghiale si intrecciavano a meraviglia…e un puntuale e incisivo tannino andava a ripulire perfettamente il palato.
Ottima scelta!