Il nostro intento è fare vino di territorio. Questo significa che cerchiamo, col nostro lavoro accurato, di assecondarne ed esaltarne le caratteristiche uniche, quello che i latini chiamavano Genius Loci, lo Spirito del Luogo. Esprimiamo così vini eleganti, complessi e di grande personalità. La parte principale delle nostre vigne si trova nell’area migliore di Bolgheri, sulle prime pendici delle colline. In totale la superficie vitata è di circa 20 ha. Le vigne sono circondate dai boschi della macchia mediterranea e da uliveti. Sono inerbite in modo naturale e gestite con la cura e la conoscenza del vignaiolo, in modo sostenibile secondo i principi olistici della viticoltura integrata. A Guado al Melo abbiamo una notevole biodiversità di varietà di uve. Abbiamo voluto ripercorre tutta la storia del nostro territorio, da quella più contemporanea a quella tradizionale, fino alla più antica tradizione mediterranea, la complantazione di più varietà in una singola vigna.
Da millenni le cantine sono sempre state fatte sotto terra per un semplice motivo: creare, in modo naturale, il miglior ambiente per produrre e conservare il vino (fresco ed un po’ umido). Oggi questa scelta ci permette di non sprecare inutilmente risorse energetiche. Inoltre, la cantina non ha impatto sul paesaggio. Diventa parte integrante del territorio, celata sotto una bassa collina ricoperta da ulivi e piante della macchia mediterranea. Un sistema di recupero e riciclo dell’acqua piovana permette un notevole risparmio idrico. Pozzi di luce ben studiati favoriscono l’illuminazione naturale degli ambienti di lavoro più vissuti.
Essere vignaioli oggi non può prescindere da una riflessione profonda sul dualismo fra Tecnica e Natura. Il vino dipende molto dalla perizia umana e dalla persona che lo fa. Allo stesso tempo però perde molto della sua essenza se viene visto solo come il prodotto di una trasformazione tecnologica. Infatti secondo noi il valore di un grande vino sta proprio nel riflettere caratteristiche uniche date dal territorio e dall’annata in cui nasce, che ne determinano l’anima più profonda.
Fare un vino di territorio è quindi cercare quell’equilibrio sottile fra il nostro lavoro e il rapporto con la naturalità della terra e delle viti. È la tensione di cercare di capire la migliore espressione della nostra vigna e di dirigere la trasformazione in vino con estrema sensibilità e cura, senza alterarne l’essenza.
Questa riflessione non può prescindere dal rispetto per la Terra: bisogna sempre più conciliare una produzione di alta qualità con la tutela dell’ambiente e la salubrità dei prodotti. È il concetto di sostenibilità che guida il nostro operato: lavorare al meglio oggi, ma in modo da preservare le risorse naturali per le generazioni future. Lo facciamo utilizzando i migliori metodi di lavoro al momento disponibili, frutto della tradizione e delle migliori innovazioni.