La tradizione nel vino della famiglia Vallana inizia nel 1787 con il Canonico Gaetano Perrucconi di Montalbano a Boca (NO). Gaetano era il «Bottigliere» del Vescovo di Novara, responsabile cioè delle vigne della diocesi, lavorando come oggi farebbe un agronomo o un mediatore. Guidava, cioè, i viticoltori stabilendo i prezzi delle uve e dei vini e, naturalmente, conosceva quali erano i comuni e le vigne che, anno per anno, davano costantemente i risultati migliori.
Nel 1859, Bernardo Vallana «Il Vecchio» eredita le vigne dello zio Gaetano Perrucconi in Località Montalbano a Boca (NO), ma soprattutto tramanda in famiglia la puntuale conoscenza dei territori dell’Alto Piemonte, l’arte di invecchiare i vini in bottiglia e di separare i vigneti per esprimere la personalità di ognuno. Questo è testimoniato dall’architettura della nostra cantina che, ancora oggi, potete osservare.
Quando Antonio Vallana, figlio di Bernardo «Il Vecchio», costruì il primo ampliamento dell’azienda non creò vasche di stoccaggio per vini sfusi, bensì spazi protetti per invecchiare in bottiglia i vini migliori, separando le provenienze dei vari vigneti. Antonio era l’ultimo di undici figli e l’unico ad aver proseguito l’attività agricola di famiglia. Dal 1905 la sua fortuna iniziò a crescere grazie all’apertura del tunnel ferroviario del Sempione, che creò l’opportunità di iniziare a esportare lo Spanna nei mercati d’Oltralpe.
Nel 1937, assieme al figlio Bernardo di 17 anni, i tempi erano maturi per trasformare l’attività agricola mista di famiglia in una vera e propria azienda vitivinicola a Maggiora. Nasce l’Antonio Vallana e Figlio nella sua forma attuale e Antonio non poteva immaginare che il figlio Bernardo, dotato di un palato straordinario e di genio visionario, avrebbe dato vita ad alcune etichette che, ancora oggi, sono considerate vini da collezione e testimonianze vive che l’Alto Piemonte è uno dei territori più grandi al mondo per potenziale qualitativo. Le etichette storiche Spanna dei 5 Castelli, Spanna di Montalbano, Spanna Riserva Catuli Ara, Spanna Riserva Castello di San Lorenzo di Gattinara, Spanna Tre Torri di Traversagna sono solo alcuni dei nomi leggendari legati a uno dei più grandi produttori che l’Italia ebbe negli anni ‘50 e ‘60.
La preziosa eredità di Bernardo è raccolta, agli inizi degli anni ‘80, dalla figlia Giuseppina e dal marito Guy Fogarty a cui Bernardo trasmise di persona le proprie conoscenze. Alla coppia è spettato il difficile compito di traghettare l’azienda attraverso gli anni ’80, periodo storico non facile per l’Alto Piemonte in genere, e gli anni ’90 quando incominciavano ad affermarsi stili come il gusto intenso di barrique, i vini di corpo molto pieno, livello alcolico alto e i profumi di frutti molto maturi… Tutte caratteristiche abbastanza lontane dallo stile tradizionale dell’Alto Piemonte. A Giuseppina e Guy va il grande merito di aver mantenuto e valorizzato lo stile classico dell’Alto Piemonte anche in un momento di mercato meno ricettivo, trovando collocazioni importanti delle nostre etichette nell’alta ristorazione mondiale e continuando a ottenere premi e riconoscimenti.
agli inizi degli anni 2000, il testimone passa a Francis e Marina Fogarty che arricchiscono la tradizione con il loro entusiasmo e la loro ricerca. Una sola missione: mantenere vivo lo stile e il know-how del nonno Bernardo, comunicando il territorio con dedizione, cura e competenza. Francis consegue un PhD in Viticoltura ed Enologia e si appassiona alla geologia del territorio, occupandosi delle differenze delle varie denominazioni dell’Alto Piemonte e perfezionando la produzione nell’ottica di migliorare l’espressione dei singoli Terroir.
Marina consegue un PhD in filosofia, il Diploma del Wine and Spirit Education Trust, diventa WSET Certified Wine Educator ed è iscritta allo Study Programme dell’Institute of Masters of Wine. Grazie a questa esperienza internazionale, lavora per migliorare la comunicazione dell’Alto Piemonte nel mercato globale del vino, con l’obiettivo di far conoscere sempre meglio il territorio ai consumatori di tutto il mondo.
Grazie al loro contributo, la gamma dei vini rossi si arricchisce con un bianco interpretato in chiave classica, un Nebbiolo rosato e uno spumante metodo classico, assieme a un’etichetta dedicata proprio a Bernardo Vallana. La loro produzione si propone come una lettura del territorio attraverso le varietà di uva che lo caratterizzano, per raccontare una storia destinata a sfidare il tempo.