Realizzato sui resti di un antico mulino dell’antica cittadina Medicea di Montepulciano è già rappresentato nelle antiche mappe catastali con il nome”Molinaccio”. Oggi questo antico mulino, dopo un sapiente lavoro di restauro, riapre le porte come dimora di lusso, dove poter trascorrere piacevoli giornate immersi nell’assoluta tranquillità del nostro giardino, contornato da secolari querce, gli ulivi, il frutteto e la vigna .
Nelle mura della vecchia”gora” di contenimento dell’acqua che, seguendo un canale e regolata da una chiusa, alimentava il mulino, è stata incastonata una moderna piscina.
Dentro al bosco e lungo il torrente”Salcheto”, che scorre lungo tutta la tenuta, Alessandro e Marco hanno realizzato un piacevole percorso dove fare lunghe passeggiate, attrezzato anche con due aree di sosta dove sedersi a meditare immersi nella natura. E’ possibile praticare il tiro con l’arco, antica disciplina di tiro e di caccia, sia sui tradizionali paglioni, posti nel campo che precede l’entrata del sentiero, che lungo tutto il percorso, ove sono posizionate 12 sagome 3 D di animali della zona.
Non mancano poi gli alberi da frutto, in particolare le gustose susine “Coscia di Monaca”, e ulivi che servono per produrre l’olio consumato in azienda.
Il Molinaccio è soprattutto una bellissima azienda agricola che ha impiantato 2,3 ettari di nuovo vigneto negli ultimi 2 anni, 70% Sangiovese, 20% Merlot e il resto altre varietà locali. I 3,6 ettari di vigneto dell’ azienda producono il nostro Rosso di Montepulciano DOC , Il Golo, il Vino Nobile di Montepulciano DOCG, La Spinosa e il Vino Nobile di Montepulciano Riserva DOCG, La Poiana. Presso la prestigiosa ditta Nannoni, vengono distillate le vinacce in Grappa di Vino Nobile in selezione e con la collaborazione della Cipriani Liquori è stato ideato Il Finocchiaccio, infuso in alcool di finocchio selvatico coltivato in azienda.
Tra i filari è massimo il rispetto di ambiente, ecosistema e biodiversità, per cui i proprietari e gestori dell’impresa, Marco Malavasi e Alessandro Sartini, hanno anche avviato il processo per la certificazione biologica dei loro vini, bandendo assolutamente pesticidi e diserbanti chimici, e facendo ricorso esclusivamente a rame e zolfo per combattere i parassiti e le malattie delle viti. In cantina, la filosofia che viene adottata non è molta diversa da quella praticata nel vigneto, per cui è massimo il rispetto per la materia prima e nel segno dei più elevati standard qualitativi, ogni passaggio produttivo viene gestito nell’ottica di esaltare e valorizzare tutto quanto la stagione e il territorio sono stati in grado di plasmare nelle uve. È da tutto questo che prendono vita etichette semplicemente eccellenti. Questo processo di ecosostenibilità si concluderà nei prossimi anni con la depurazione dell’acqua del pozzo rendendo l’azienda autosufficiente e installando un impianto fotovoltaico che copra le necessità energetiche e permetta di offrire agli ospiti la possibilità di ricaricare gratuitamente la loro auto elettrica.