“Se il gufo fa il nido su una quercia tra le vigne, l’annata sarà indimenticabile…”: questa era la credenza degli antichi vignaioli, cui alla cantina “Réva” si rende omaggio riportando sull’etichetta del Barolo proprio la figura del gufo, simbolo di saggezza, per un vino che se pazientemente atteso ripaga appieno gli anni trascorsi ad aspettarlo.
Riposa per 24 mesi in botti di rovere, per essere poi imbottigliato nel mese di agosto: è un Barolo da chiamare in causa quando si ha a che fare con le carni rosse, con la selvaggina o con i formaggi stagionati. Insieme al bollito misto alla piemontese ci sta che è una bellezza.
Alla vista si presenta di colore rosso rubino con delicati riflessi granata.
Al naso esprime un bel bouquet variegato con aromi di salvia, frutta a bacca rossa e note di tabacco e rosa.
Al palato è di gusto pieno ed elegante, con tannini morbidi, avvolgenti, profondi.