IL TERRITORIO

La fattoria si trova in centro Italia, nel nord-ovest della Toscana, più precisamente nella campagna incastrata tra le Alpi Apuane, l’Appenino ed il mar Tirreno a soli 5 km dalle mura della città di Lucca.

L’azienda si sviluppa tra due fiumi, la Freddana ed il Serchio. In pianura i suoli sono sciolti, limo-sabbiosi con presenza di ciottoli. In collina la matrice dei suoli diventa più argillosa con buono scheletro. L’esposizione va da sud-est a sud-ovest.

La vicinanza al mare assicura una grande quantità di luce ed una costante ventilazione. Le montagne garantiscono un buon approvvigionamento di acqua e notti fresche anche d’estate.

La fattoria comprende boschi, campi a seminativi, oliveti e 18 ettari di vigna specializzata.

“Per un azienda toscana, la scelta di produrre principalmente rose e’ inusuale ma la migliore nel rispetto del terroir della nostra azienda. Infatti, condividiamo con la Provenza, la Corsica e la Liguria l’alto mar Tirreno che dona un clima unico, perfetto per la produzione di vini rosati, freschi, sapidi e spesso longevi.”

SUOLI E RADICI

COSA FACCIAMO: “In autunno i suoli sono dissodati, affinati, seminati con diverse varietà di piante (sovescio) e a primavera i sovesci sono tagliati ed interrati. In tarda primavera/estate i suoli sono lavorati superficialmente per gestire le erbe e per conservare l’acqua nei suoli. In autunno e primavera, viene dato in vigna un preparato biodinamico che si chiama 500p. Questo preparato contribuisce a portare vita ai nostri suoli. L’insieme di queste tecniche hanno trasformato i nostri suoli che sono oggi ricchi in ossigeno, materia organica e organismi viventi (radici dei sovesci, lombrichi, microrganismi, ecc..)”

PERCHÉ QUESTA SCELTA: “ L’utilizzo di diserbanti chimici aveva ucciso la vita dei nostri suoli, che diventano compatti e sterili. In questi suoli compatti e sterili, le radici delle nostre vigne faticavano a trovare ossigeno e nutrienti e quindi restavano più deboli e superficiali. Le nostre vigne avevano quindi bisogno di essere nutrite artificialmente con fertilizzanti minerali ed acqua. Questo ciclo oltre ad essere costoso in termini di acqua, gasolio e prodotti, portava ad avere dei vini ricchi in alcool ma poveri in acidità e sapidità. La sapidità e l’acidità è l’impronta del suolo che contribuisce in questo modo a fare dei nostri prodotti dei vini di terroir.”

FOGLIE UVA E CLIMA

COSA FACCIAMO: “Le vigne sono potate, lasciando il giusto carico di gemme per pianta. Dopo il germogliamento si scelgono i germogli migliori e si inizia a gestire la chioma cercando di lasciare il giusto numero di foglie per grappoli. Per combattere contro le malattie fungine utilizziamo la prevenzione. La prevenzione consiste nello avere un microclima asciutto nella chioma ed usando rame e zolfo. In caso di pressione intensa delle malattie usiamo anche prodotti naturali come propoli, ed infusi di valeriana e ortiche. In tarda primavera e ad inizio estate viene dato un preparato biodinamico che si chiama 501. Questo preparato contribuisce a portare luce alle nostre vigne. Quando le uve sono mature queste vengono vendemmiate a mano e portate in cantina in cassetta. L’insieme di queste tecniche ci permette di avere un grande equilibrio tra vegetazione fogliare ed uva.”

PERCHÉ QUESTA SCELTA: “ L’utilizzo di fertilizzanti fogliari aumentava il vigore delle nostre piante. Le foglie si arricchivano di acqua in modo abnorme in primavera e al primo caldo le piante andavano in stress. L’utilizzo dei prodotti fitosanitari di sintesi è costoso e spesso risultava in efficace in caso di grande pressione di malattie. Il grande vigore primaverile, lo stress estivo e le perdite di produzione date da improvvisi attacchi fungini davano produzioni squilibrate. Il giusto equilibrio tra foglie e uva contribuisce alla sintesi degli zuccheri, dei profumi e dei polifenoli. Questo equilibrio incontrando le caratteristiche del nostro clima, dona il caratteristico profilo aromatico ai nostri vini di terroir fatto di frutta fresca, fiori e spezie.”

DALL’UVA AL VINO

COSA FACCIAMO: “Le tecniche di vinificazione e affinamento sono personalizzate per ogni vigna e riassunte nelle schede tecniche di ogni vino. Il principio di base è che nell’uva sana e buona c’è tutto quello che serve per fare un grande vino: lieviti, acidità, zuccheri, minerali, vitamine, aromi, antociani, tannini, ecc…Per questo noi cerchiamo di utilizzare le nostre conoscenze ed esperienze enologiche per accompagnare nel miglior modo possibile le uve alla bottiglia. Prima dell’imbottigliamento i nostri vini sono stabilizzati attraverso l’aggiunta di solforosa e trattamenti fisici (freddo per la stabilizzazione tartarica e filtrazioni sterili).”

PERCHÉ QUESTA SCELTA: “L’aggiunta di prodotti enologici dava dei vini privi di personalità e difficilmente digeribili. Stabilizziamo i nostri vini prima dell’imbottigliamento per garantire al consumatore finale le caratteristiche organolettiche presenti nel vino all’origine. La decisione di non aggiungere prodotti enologici inutili, unito al lavoro fatto in vigna fa dei nostri prodotti dei vini di terroir.