Quintodecimo

Il Luogo

Siamo in Campania, la regione di Napoli e del suo golfo, del Vesuvio, di Pompei, delle splendide isole, Capri ed Ischia, e delle bellissime costiere. La tenuta Quintodecimo si trova in un’area interna montuosa: l’Irpinia. Un bellissimo territorio in cui clima, suolo e vitigni convivono in un equilibrio straordinario che è andato rafforzandosi nei secoli, al punto tale da creare condizioni naturali ideali per la realizzazione di vini di grande qualità. Il clima, per via della dorsale appenninica, è caratterizzato da piogge abbondanti (piovosità media annua 600-800 mm), forti escursioni termiche, inverni rigidi e nevosi ed estati miti, con temperature medie mai eccessive. Il paesaggio irpino è molto originale, per un ambiente del sud d’Italia. Il visitatore, infatti, non troverà piane assolate, colline bruciate dal sole, caldo afoso, bensì tanto verde, con laghi, boschi e montagne ricoperte, spesso fino alla cima, di castagni, faggi e querce secolari. Quintodecimo è a Mirabella Eclano, nel cuore dell’areale della DOCG Taurasi, a circa 80 km a Nord-Est di Napoli, sul crinale di una piccola collina esposta a nord/ovest e con una pendenza del 25%, a 460 metri di altitudine al 41° 02’ 80’’ latitudine nord e al 14° 59’ 41’’ di longitudine Est.

Giardini di Vigne

A Quintodecimo le vigne sono veri e propri giardini in cui ogni pianta è curata nel minimo dettaglio per ottenere il frutto migliore. Viene adottata una viticoltura altamente rispettosa del terreno, del microclima, della pianta e della biodiversità del luogo con l’obiettivo prioritario di ottenere frutti maturi, perfettamente sani, completamente integri e salubri. Un’agricoltura biologica di precisione, senza l’impiego di prodotti dannosi per la pianta, l’uomo, l’ambiente e senza impiego di diserbanti e di concimi. La gestione del terreno è completamente meccanica e la fertilità del suolo è sostenuta mediante idonee pratiche agronomiche come inerbimento, trinciatura, sovescio. L’obiettivo è quello di produrre vini fortemente legati alla terra nella quale le viti vivono e vengono curate dagli uomini.

La Cantina

La cantina di Quintodecimo è “dentro” la vigna. È questo un aspetto molto importante. In tal caso il tempo di latenza tra raccolta ed ammostatura è quasi nullo, l’uva viene ammostata al massimo della freschezza e senza alcuna possibilità di alterazione. Inoltre questa condizione risponde ad un altro fondamentale requisito alla base della produzione del vino: vigneto e vino devono rappresentare una entità unitaria in modo tale da trasmettere l’idea di eternità, di infinito. In effetti è la cantina che ho sempre sognato. Semplice, piccola, essenziale, senza alcuna tecnologia particolare, fatta per soddisfare principalmente il mio proprio bisogno intimo più che stupire. Per me la cantina è un luogo di pace, di nobiltà, di silenzio, di meditazione, di raccoglimento. E’ un luogo semplice, ma razionale, che incoraggia l’uomo alla pazienza. Andare in cantina significa passare dalla luce all’oscurità. Per questo la cantina deve essere immersa nella terra. E’ un luogo oscuro per eccellenza. Essa è sotto terra e sotto la casa. È un luogo così che ho sempre sognato per il mio vino ed così che è stato realizzato a Quintodecimo. Il vino dalla vinificazione al confezionamento è sotto la casa di trenta scalini. E sapere che bisogna scendere questi gradini per raggiungerlo, contemplarlo, toccarlo, degustarlo è davvero un piacere unico che mi riempie di gioia.